mercoledì 2 gennaio 2013

Rita Levi Montalcini: considerazioni sull'intelligenza

"Ho un'intelligenza mediocre. 

Il mio solo merito è l'impegno"

Rita Levi Montalcini


E' da poco scomparsa a 103 anni Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina ed orgoglio italiano. 

Sul web sono apparse immediatamente foto, video, aneddoti per commemorare la scienziata. Tra le tante frasi da lei pronunciate ho preferito riportare quella che apre questo post per la valenza che ha dal punto di vista educativo, didattico, pedagogico. 
Non penso che la Montalcini abbia pronunciato questa frase con falsa modestia, dicendo ciò che non pensa effettivamente di lei. 

Penso invece che la sua frase sia straordinariamente vera e riassuma considerazioni pedagogiche degli ultimi tempi di grande importanza. Queste considerazioni ci insegnano tantissimo su un modo nuovo di considerare l'intelligenza, diverso da come si è sempre fatto.
Anzitutto l'intelligenza non è un blocco astratto predefinito, immutabile che si può avere o non avere, senza vie di mezzo. L'intelligenza si costruisce e si cura, si sviluppa e si rafforza.
C'è certamente una base genetica e neurologica, ma il resto è educazione, cura, socialità e sviluppo armonico e consapevole della persona.

A questo proposito un testo del 2007 di A. Costa e B. Kallik, edito in Italia dalla LAS, ci chiarisce le idee sul concetto di intelligenza. Secondo gli autori considerare l'intelligenza come qualcosa di prettamente neurologico porta fuori strada. L'intelligenza, in quanto adattamento consapevole e creativo alla realtà, è fatta, più che da tendenze congenite, da atteggiamenti osservabili, valutabili, modificabili. 

A questo proposito gli studiosi americani ne individuano 16, chiamate DISPOSIZIONI DELLA MENTE, anche se altri studi, condotti da autori diversi, di volta in volta ne hanno individuate un numero diverso: 5, 10, 12.
Potremmo considerare queste 16 la loro versione definitiva, anche se in evoluzione. Li riportiamo di seguito. E' evidente che l'intelligenza, descritta da questi "indicatori", assume caratteristiche di modificabilità, plasticità, tali da poter pensare di intervenire su di essa tramite un progetto didattico efficace e finalizzato. 
Proviamo a leggere le disposizioni che seguono e pensiamo alla frase della Montalcini:

"Persistere", "Impegnarsi per l'accuratezza", "Pensare sul pensare", "Rimanere aperti all'apprendimento continuo" etc... non sono forse riconducibili alla frase della Montalcini?

Le 16 disposizioni della mente:

1. Persistere
2. Gestire l'impulsività
3. Ascoltare con comprensione ed empatia
4. Pensare in maniera flessibile
5. Pensare sul pensare
6. Impegnarsi per l'accuratezza
7. Fare domande e porre problemi
8. Applicare la conoscenza pregressa in nuove situazioni
9. Pensare e comunicare con chiarezza e precisione
10. Raccogliere informazioni con tutti i sensi
11. Creare, immaginare, innovare
12. Rispondere con meraviglia e stupore
13. Assumere rischi responsabili
14. Trovare il lato umoristico
15. Pensare in maniera interdipendente
16. Rimanere aperti all'apprendimento continuo

Arthur L. Cotsa e Bena Kallik, Le disposizioni della mente, come educarle insegnando, LAS, Roma, 2007

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