mercoledì 29 giugno 2016

Tutto il materiale che serve per lavorare con le competenze e per capirci davvero qualcosa


Di seguito vi propongo, "in fila", una serie di materiali per lavorare con le competenze. Facendo pochissime modifiche si ha la possibilità di avere il lavoro già pronto, dal curricolo generale dell'Istituto (a cui basta aggiungere la Scuola dell'Infanzia) al modello per strutturare UDA, sia disciplinari che trasversali.

Per "già pronto" non intendiamo certo suggerire un "copia e incolla", ma un canovaccio, una struttura da personalizzare alle esigenze della propria scuola.




Come leggere in sintesi il curricolo riportato al terzo punto?

Sezione A
- Si parte dalle Competenze chiave riportate nelle Indicazioni Nazionali (competenza nella madrelingua, lingua straniera, imparare ad imparare etc etc.);
- Seguono le competenze specifiche/base: l'autrice le ha dedotte prendendo ad esempio diverse fonti normative (Indicazioni Nazionali 2012, D.M. 139/2007, Linee Guida per i Piani di Studio provinciali del primo ciclo della Provincia di Trento, OM n. 236 del 1993); 
- Seguono le conoscenze e le abilità: le prime sono estrapolate dagli argomenti di ogni disciplina, le seconde dalle Indicazioni nazionali 2012.

Sezione B
- Vengono riportate le EVIDENZE, cioè quello che l'alunno deve dimostrare di saper fare perché la competenza possa dirsi acquisita;
- Insieme alle evidenze, trovate SUGGERIMENTI di compiti di realtà. A cosa servono i compiti di realtà? Poiché la competenza è un sapere agito, bisogna mettere lo studente in condizioni di agire in un contesto il più possibile simile alla realtà.

Sezione C
- C'è una rubrica di valutazione generale per ciascuna competenza chiave (le stesse prima citate: competenza nella madrelingua etc.).
Questo genere di rubrica va utilizzata come punto di riferimento nei grandi momenti di snodo del percorso di apprendimento nel primo ciclo: I, III e V anno della primaria, I e III anno della secondaria di Primo grado. Può definirsi il profilo dell'alunno competente al termine degli anni scolastici.La faccenda qui è un po' più complessa, quindi si consiglia di leggere attentamente il file al punto 2, ma ancora meglio il libro riportato al punto 1 . 

Oltre al singolo livello della rubrica generale di valutazione (questa la chiamo generale perché esistono quelle particolari da usare durante lo svolgimento delle singole UDA, nelle singole classi), vengono proposti dei Gradi per ogni singolo livello. Ad esempio il livello più basso nella rubrica generale di valutazione può essere ulteriormente valutato in termini di "Gradi". La tabella dei gradi, anche solo per farvi un'idea, la trovate a pag. 72 del libro riportato al punto 1.

Questa unità è comprensiva di tutto. Non manca nulla. Se la scuola adotta un curricolo per competenze (e dovrebbe farlo) allora anche il format per le UDA deve cambiare. Questo modello è validissimo. Potete vederne un esempio sviluppato all'interno del libro principale (al punto 1), alle pagine 95 e seguenti.

 La valutazione delle competenze
Si fa la valutazione sommativa in occasioni di "momenti di snodo", come già facciamo al termine della primaria e secondaria di I grado, rilasciando la certificazione. A questo punto, se si può non adottare il modello definito per legge nel febbraio del 2015, si potrà allora reimpostare il lavoro, utilizzando la rubrica generale di valutazione già citata.

Per la valutazione, invece, delle competenze che si osservano durante lo svolgimento delle UDA, nel lavoro quotidiano a scuola, vengono proposte delle griglie di osservazione ottime per ogni competenza chiave, che tiene conto rigorosamente delle evidenze da osservare già specificate nel curriculum per competenze.

5. Le griglie di osservazione le trovate a questo link (sono quelle "particolari" a cui facevo riferimento in precedenza.

A cosa servono le griglie di osservazione? A valutare le competenze.
Come avviene quindi la valutazione?
Si vede dall'impostazione del curriculum e dal modello di UDA: vengono riportate sia le conoscenze e abilità, come si è fato sempre nelle programmazioni di classe, sia le competenze specifiche/di base (dedotte dalle Competenze chiave europee): ora, le conoscenze e le abilità si continuano a valutare come si è sempre fatto (con prove strutturate, semi-strutturate, testi scritti, verifiche orali); le competenze specifiche/di base, invece, vanno rilevate e valutate con le griglie di valutazione riportate al punto 5. Dovrebbe accadere che più docenti valutino la competenza con la stessa griglia di osservazione, per poi confrontarsi in equipe per una valutazione globale dell'unità di apprendimento, quando questa è trasversale.

N.B. I materiali proposti sono estrapolati e "messi in fila" tra quelli realizzati da Franca Da Re

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